lunedì 25 giugno 2012

Curiosando su Gioianet : GIÁ OPERATIVO IL CLUB UNESCO DI GIOIA

Il nostro Parroco Don Giuseppe è tra i promotori 
della nascita a Gioia del Club Unesco, di cui è stato nominato Vicepresidente.


Segnaliamo il link, per poter leggere l'intero articolo, dedicato da Gioianet all'iniziativa:

venerdì 15 giugno 2012

Il ritorno del Crocifisso

Segnaliamo il link, che riporta la notizia del restauro e del ritorno del Crocifisso ligneo
 nella  chiesa di S, Antonio.

Incontri in libreria



4 Incontri presso la libreria 
 San Paolo di Gioia del Colle.
Si terranno per quattro giovedì di seguito 
per parlare della figura e della missione di San Paolo Apostolo. 
Occasione culturale di incontro da non perdere alle ore 18.00.



domenica 3 giugno 2012

Un milione di fedeli per il Papa




Dal quotidiano "Avvenire"
Il Papa: l'amore è unica forza che può trasformare il mondo
È una folla oceanica e tranquilla quella che accoglie Benedetto XVI all’aeroporto di Bresso. Un milione secondo gli organizzatori. Numero difficilmente calcolabile ma che per una volta non sembra eccessivo. Un mare di mani, bandiere, stendardi, cappellini che sventolano al passaggio della papamobile sulle note del Tu es Petrus e dell’inno ufficiale dell’incontro mondiale delle famiglie, eseguito da un coro e un’orchestra impeccabili. Mentre ad attenderlo in prima fila si vedono tra gli altri il premier Mario Monti, il ministro della Cultura Ornaghi, il ministro Riccardi. Ci sono poi Maurizio Lupi, Rosi Bindi, Umberto Bossi, il presidente di Confindustria Squinzi, il segretario della Cisl Bonanni, il governatore lombardo Formigoni, il presidente della Provincia di Milano Podestà e il sindaco Giuliano Pisapia.

Se qualcuno temeva per il tempo incerto, la festività del 2 giugno e i problemi con i trasporti pubblici, è stato smentito: il colpo d’occhio dal palco al fondo dell’immenso prato verde è di quelli visti nelle Gmg e nei grandi viaggi di questo pontificato. “La presenza fisica della santità vostra fa brillare l’unità della Chiesa qui convocata da tutte le diocesi del mondo” ha esordito nel saluto l’arcivescovo di Milano, il cardinale Scola. E a questo popolo arrivato da ben oltre la Brianza e la Lombardia, fatto di suore che hanno dormito all’addiaccio, di famiglie tedesche organizzatissime con carovane di passeggini, di neocatecumenali da tutta Europa, madri padri e figli dall’Africa, delegazioni fin dall’Oceania, famiglie con 5 o 6 figli al seguito dagli Stati Uniti, sacerdoti dai tratti asiatici… il Papa ha regalato la bellezza e l’intensità della liturgia – per la quale le centinaia di migliaia di persone presenti sono state invitate ad assistervi senza applaudire o alzare striscioni – e le sue parole di una chiarezza agostiniana. O, in questo caso, ambrosiana.

L’omelia di Benedetto XVI ha preso spunto dalle letture della festa della Trinità. “Siamo chiamati ad accogliere e trasmettere concordi le verità della fede; a vivere l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie e sofferenze, imparando a chiedere e concedere il perdono, valorizzando i diversi carismi sotto la guida dei Pastori” ha detto il Papa, “in una parola, ci è affidato il compito di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere la bellezza della Trinità e di evangelizzare non solo con la parola, ma direi per irradiazione, con la forza dell’amore vissuto”. Chiamata a essere immagine della Trinità è anche e soprattutto la famiglia, fondata sul matrimonio di un uomo e una donna. E trinitaria è la fecondità che nasce da questa unione: “Il vostro amore – ha detto Benedetto XVI rivolgendosi agli sposi - è fecondo innanzitutto per voi stessi, perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro, sperimentando la gioia del ricevere e del dare. E’ fecondo poi nella procreazione, generosa e responsabile, dei figli, nella cura premurosa per essi e nell’educazione attenta e sapiente. E’ fecondo infine per la società, perché il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali, come il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la cooperazione”. E la circolarità dell’amore familiare deve coinvolgere tutti: “Cari sposi, abbiate cura dei vostri figli e, in un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro, con serenità e fiducia, le ragioni del vivere, la forza della fede, prospettando loro mete alte e sostenendoli nelle fragilità. Ma anche voi figli, sappiate mantenere sempre un rapporto di profondo affetto e di premurosa cura verso i vostri genitori, e anche le relazioni tra fratelli e sorelle siano opportunità per crescere nell’amore”.

La vocazione sponsale e familiare oggi non è facile, ma c’è una verità che può vincere ogni difficoltà: “Quella dell’amore è una realtà meravigliosa” e, ha rimarcato il Papa, “è l’unica forza che può veramente trasformare il mondo”. Di fronte a questa “meraviglia” Benedetto XVI ha ricordato il problema delle separazioni, tra coppie che pur condividono gli insegnamenti della Chiesa: “Sappiate che il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti alle vostre comunità, mentre auspico che le diocesi realizzino adeguate iniziative di accoglienza e vicinanza”.

Per quanto riguarda la dimensione del lavoro, Benedetto XVI ha messo in guardia dalla pura logica del profitto, perché “la mentalità utilitaristica tende ad estendersi anche alle relazioni interpersonali e familiari, riducendole a convergenze precarie di interessi individuali e minando la solidità del tessuto sociale”.

Infine la festa, il valore della domenica, “giorno della Chiesa, assemblea convocata dal Signore attorno alla mensa della Parola e del Sacrificio Eucaristico”, ma anche “giorno dell’uomo e dei suoi valori: convivialità, amicizia, solidarietà, cultura, contatto con la natura, gioco, sport” e “giorno della famiglia”. “Care famiglie – questo l’invito del Papa - pur nei ritmi serrati della nostra epoca, non perdete il senso del giorno del Signore! E’ come l’oasi in cui fermarsi per assaporare la gioia dell’incontro e dissetare la nostra sete di Dio”.

Famiglia, lavoro e festa: è la “trinità” a cui è stato dedicato l’incontro mondiale di questi giorni. “Tre doni di Dio” per Benedetto XVI, “tre dimensioni della nostra esistenza che devono trovare un armonico equilibrio. Armonizzare i tempi del lavoro e le esigenze della famiglia, la professione e la maternità, il lavoro e la festa, è importante per costruire società dal volto umano. In questo privilegiate sempre la logica dell’essere rispetto a quella dell’avere: la prima costruisce, la seconda finisce per distruggere”.

Dopo la comunione, che 40 fedeli hanno ricevuto in ginocchio dalle mani del Papa, mentre la folla ordinata si avvicinava alle centinaia di sacerdoti riparati da un ombrello bianco e disseminati per il prato, è stata la volta del ringraziamento finale da parte del cardinale Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, per "un evento che rimarrà nella nostra memoria e continuerà a darci coraggio".
E prima della benedizione, il Papa - che devolverà tra l'altro 500mila euro per le famiglie dei terremotati in Emilia Romagna - ha annunciato la città che ospiterà il prossimo incontro mondiale delle famiglie, nel 2015: sarà Filadelfia, negli Stati Uniti, la cui diocesi è guidata da mons. Charles Chaput, vescovo a cui Benedetto XVI ha manifestato la propria stima affindandogli diversi incarichi di fiducia negli ultimi anni. 

Andrea Galli

Domenica della Santissima Trinità


venerdì 1 giugno 2012

Famiglie a Milano, il giorno del Papa Benvenuto Benedetto XVI!


Riportiamo dal quotidiano cattolico "Avvenire"
​Milano e i partecipanti al VII Incontro mondiale delle famiglie sono pronti ad accogliere questo pomeriggio papa Ratzinger, che arriverà alle 17 all’aeroporto di Milano Linate. Di qui, in auto, il Pontefice raggiungerà subito piazza Duomo, dove alle 17.30 rivolgerà il suo primo saluto alla cittadinanza. Due ore più tardi, alle 19.30, Benedetto XVI raggiungerà il Teatro alla Scala, dove il maestro Daniel Barenboim dirigerà in suo onore l’esecuzione della Nona Sinfonia di Beethoven (uno dei brani e degli autori di musica classica favoriti del "musicista" Joseph Ratzinger). Sarà, come sottolineato dall’organizzazione, «un’occasione culturale per raccontare il mondo e le famiglie, per ridire in musica i temi del VII Incontro mondiale delle famiglie». Lo stesso cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, ha infatti spiegato come «la musica è forse uno degli elementi maggiormente presenti nella realtà della festa: non c’è vera festa senza musica, senza che uomini e donne siano afferrati da melodie e canti in grado di esprimere le loro gioie e malinconie, le loro attese e tristezze». Al termine del concerto il Pontefice rivolgerà un saluto ai presenti, per poi rientrare in Arcivescovado, dove trascorrerà la notte.

La grande diocesi ambrosiana corona oggi mesi di preparazione e di attesa, un percorso animato da un’infinità di appuntamenti organizzati per sintonizzarsi sui temi dell’Incontro mondiale e accogliere adeguatamente oggi Benedetto XVI. Un abbraccio, questo, particolarmente atteso dai milanesi, il cui ultimo appuntamento con un Papa risale al 1984 con Giovanni Paolo II pellegrino a Milano per il centenario di san Carlo Borromeo (papa Wojtyla aveva visitato Milano anche l’anno precedente in occasione del Congresso eucaristico nazionale, incontrando decine di migliaia di giovani in un memorabile pomeriggio all’autodromo di Monza). Le parrocchie che si affacciano sul percorso del Papa da Linate a piazza Duomo hanno preparato coreografie colorate per circondare subito con un clima di festa Benedetto XVI. Uno spettacolo destinato a ripetersi in tutti gli spostamenti del Papa in questi tre giorni ambrosiani. Milano è pronta a stupire.

TV2000 E RAI, TUTTE LE DIRETTE
Tv2000 porterà gli spettatori «dentro» l’avvenimento seguendo in diretta, e in modo ravvicinato, tutti gli appuntamenti con il Papa. A cominciare dal suo arrivo a Milano con il saluto in piazza Duomo (dalle 17, anche su Rai1). Le telecamere entreranno quindi alla Scala alle 19.35 (anche su Rai3) per far partecipare al concerto in onore di Benedetto XVI. Domani il primo collegamento di Tv2000 sarà alle 10 con il Duomo per la recita dell’ora media. Alle 11 il collegamento con lo Stadio Meazza per l’incontro del Santo Padre con i cresimandi (anche su Rai3, solo Lombardia). Rainews e Rai1 (ore 17) trasmetteranno la cerimonia in Arcivescovado con le autorità. Grande spazio sul piccolo schermo anche alla veglia con le famiglie e alla «Festa delle Testimonianze» (ore 20.35 Rai1 e Tv2000) al Parco Nord. Domenica la Messa e l’Angelus (dalle 10, anche su Rai1). Anche Radio Inblu seguirà gli avvenimenti con lunghe dirette.