domenica 17 novembre 2013

Grazie a Tommaso Debellis nasce il Coro Parrocchiale e così la Parrocchia "prega due volte"!

Riceviamo e pubblichiamo



Gent.mi Vito e Franco,
è con piacere che colgo il Vostro invito a parlare del coro polifonico parrocchiale di Santa Lucia  a quanti fossero incuriositi e/o interessati . Il suo esordio risale al 16.08.2013 in occasione del matrimonio di una catechista della nostra Parrocchia, la nascita alcuni mesi prima, all'inizio dell'estate 2013.
L'idea di formare un coro è del nostro parroco don Giuseppe Di Corrado che, con composta insistenza, ha voluto che proprio io provassi a costituirlo e, superati alcuni problemi di salute, ho voluto cogliere l'invito.
Il Signore ci ha messo del Suo poiché una sera, al termine della celebrazione, mi ritrovai in chiesa con un gruppetto di persone ad intonare alcune melodie al solo scopo di rilassarci un po' cantando; il risultato fu soddisfacente e questo fu sottolineato anche da don Giuseppe. Nessuno lo sapeva ancora ( me compreso ), ma quella sera è nato il coro!
Come un neonato, nei mesi a seguire, c'è stato un calo fisiologico, poi un rinvigorimento fino a contare oggi quasi 30 unità.
E' un coro che non ha pretese, ma una finalità dominante: lodare il Signore con il canto, in un clima di serenità ed amicizia; grazie a questo veicolo di aggregazione abbiamo organizzato più volte conviviali serate in pizzeria.
Il Parroco ha affidato la guida spirituale del coro a don Alessandro D'Angelo ed è stata gioia reciproca, perché egli è molto amato.
Tutto questo non sarebbe stato possibile senza la preziosa collaborazione dell'organista Gianni Mastrovito, la chitarrista Alessia Posa e la flautista Ilaria Stoppini, che io definisco un "angelo donatomi dal Signore" perché, da esperta quale è, cura l'aspetto tecnico del canto d'insieme, armonizzando le voci; il risultato è una polifonia corposa che rende l'ascolto armonioso.
Per il nome c'è un'idea che prevale e prende corpo grazie al primo canto intonato la sera della sua nascita, prima di renderlo noto, però, ne voglio parlare con il nostro parroco, la nostra guida ed i coristi.
A proposito di coristi, è evidente che un coro non può esserci senza di loro; è per loro, quindi, il mio forte abbraccio, perché sono la spinta propulsiva a continuare il cammino appena cominciato.
Tommaso Debellis

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